Giustizia è fatta, il governo inglese si scusa per la strage di Hillsborough

La seconda metà degli anni’80 per il football inglese rappresentò un periodo da cancellare. Nel 1989 l’allora primo ministro del Regno Unito, Margaret Thatcher, varò una serie di misure eccezionali (racchiuse sotto il nome di “Rapporto Taylor”) che in breve tempo stroncarono definitivamente il fenomeno degli hooligans e più in generale ridefinirono in modo restrittivo le norme di sicurezza per stadi e tifoserie. Tanta fermezza contro chi teneva in ostaggio il calcio d’oltremanica non s’era mai vista, ma dopo quasi un decennio di guerriglia dentro e fuori gli stadi la Lady di Ferro aveva scelto di affrontare i violenti a muso duro e a testa alta. Ma gli eventi che per la Thatcher rappresentarono la classica goccia che fa traboccare il vaso furono purtroppo due tragedie. La prima ebbe luogo il 29 maggio 1985 all’interno dello stadio Heysel di Bruxelles: un’ora prima della finale di Coppa dei Campioni molti “tifosi” del Liverpool invasero un settore riservato ai sostenitori della Juventus, li caricarono e il risultato di questa follia furono trentanove vittime e molti feriti.

LA TRAGEDIA DI SHEFFIELD-  La seconda per numero di vittime è ancora più grave ma è poco conosciuta in Italia, la strage dello stadio Hillsborough. Dopo quattro anni dai fatti di Bruxelles e da altrettanti di esilio dalle competizioni europee, il calcio inglese si apprestava a disputare la semifinale di F.A Cup tra Nottingham Forest e Liverpool (match secco a Sheffield, campo neutro). Ma in quel 15 aprile 1989, già da un paio d’ore prima del fischio d’inizio, c’era qualcosa nell’organizzazione del regolare afflusso allo stadio di Hillsborough che non funzionava: ai tifosi del Liverpool che erano i più numerosi fu assegnata la curva meno capiente (la Leppings Lane, 14.600 posti), mentre i sostenitori del Nottingham, poche migliaia, furono sistemati nella curva più capiente (la Spion Kop End, 22.000 posti). Il settore riservato ai Reds contava appena sei varchi d’entrata (contro i 60 dell’altra curva) e l’ingresso di questi ultimi procedeva lentamente e a fatica. A 15 minuti dall’inizio del match la polizia ebbe la “brillante” idea di velocizzare il tutto aprendo il “Gate C” (un ingresso che conduceva solo al settore centrale della Leppings Lane), ma la trovata fu disastrosa: migliaia di tifosi si riversarono nello stretto tunnel del “Gate C”, non sapendo che portava in un mini-settore di appena 2000 posti. In men che non si dica quest’ultimo si riempì all’inverosimile e la gente che continuava ad imboccare il tunnel si ritrovò schiacciata e soffocata in una sorta d’imbuto, ma anche molti di quelli che riuscirono ad ottenere l’accesso agli spalti furono schiacciati dalla folla sempre più numerosa verso le resistenti pareti che delimitavano il settore. I giocatori, l’arbitro e la polizia si accorsero di quanto stava avvenendo nella curva del Liverpool solo 6 minuti dopo l’inizio della gara, quando una parte della Leppings Lane era praticamente venuta giù con il suo carico umano. Solo allora ci si rese conto della strage. Solo allora si contarono i 96 corpi esanimi disseminati tra le tribune e il tunnel del “Gate C” dell’impianto di Hillsborough.

IL DEPISTAGGIO E LE SCUSE-  Fu troppo facile per le autorità locali e per il governo centrale di Londra depistare le indagini e riversare tutta la colpa di quanto avvenuto quel maledetto 15 aprile ai “violenti e facinorosi” tifosi del Liverpool: d’altra parte loro avevano scatenato quell’immane tragedia quattro anni primi in Belgio, quindi nessuno avrebbe trovato nulla di strano se avessero deciso di bissare “l’impresa” dell’Heysel anche in patria. L’associazione “Hillsborough Indipendent Panel” ha redatto un dossier si 395 pagine che, grazie a 450 mila documenti raccolti, è riuscito ad illuminare a pieno una vicenda che è stata avvolta dalle ombre per troppo tempo. Per 23 anni le negligenze di polizia e soccorritori sono state nascoste e la colpa è stata tutta riversata su dei fantomatici hooligans ubriachi.

Anche il governo di Sua Maesta, con vergognoso e colpevole ritardo, per bocca del primo ministro James Cameron ha finalmente ammesso tutte le responsabilità ed ha chiesto scusa per i tragici fatti del 15 aprile 1989 allo a Sheffield, nello stadio di Hillsborough.

IL RICORDO DI ANFIELD ROAD-  In fondo sono passati solo 23 anni e parecchi degli attuali tifosi Reds in quella strage hanno perso un parente o un amico: è per questo che la Kop, la mitica curva del Liverpool, ricorda ogni 15 aprile con una commovente commemorazione le 96 vittime dell’ Hillsbrough, tenendone viva la memoria.

Marco Soffitto

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