FOCUS – Il PSV Eindhoven, l’avversario più temibile per gli azzurri

Saranno loro con tutta probabilità a contendere al Napoli il primo posto nel girone: una squadra che non ha bisogno di presentazioni, da sempre una delle massime potenze orange, ai vertici dell’Eredivisie, la Serie A olandese.

IL PERCORSO – Dopo aver chiuso al terzo posto nello scorso campionato, alle spalle di Ajax e Feyenoord, il PSV ha dovuto superare un solo ostacolo prima di approdare ai gironi: e definirlo ostacolo è sicuramente un eufemismo, visto il modo con cui gli olandesi hanno spazzato via i montenegrini dello Zeta: dopo aver ipotecato la qualificazione già all’andata con un secco 5-0 in trasferta, hanno dilagato anche al Philips Stadium, la casa del PSV, con un sonoro 9-0!

LA STORIA – Una delle tre massime potenze olandesi, insieme ad Ajax e Feyenoord. Club fondato nel 1913, può vantare nel suo palmarès ben 39 titoli nazionali, così ripartiti: 21 successi nell’Eredivisie e 9 successi a testa in Coppa Nazionale e Supercoppa. In ambito europeo, poi, può farsi vanto anche di 1 Champions League, conquistata nel 1988, anno storico per i Boeren, i tifosi del PSV così chiamati (“contadini”) vista la loro origine popolare, avendo messo a segno il cosiddetto “treble” con i successi in campionato e Coppa Nazionale. L’ultimo successo in Eredivisie risale al 2006-2007.

L’ALLENATORE – Chi non conosce Dirk Advocaat? Famoso soprattutto per aver allenato Nazionali di tutto il mondo, dalla Corea del Sud (quella Corea che eliminò l’Italia nel 2002…) agli Emirati Arabi, passando per Belgio e Russia, quest’ultima guidata agli ultimi campionati europei. Poi, da quest’anno di nuovo in gioco con un club: appunto, il PSV Eindhoven, che aveva già allenato tra il 1995 ed il 1998. Ma anche parentesi allo Zenit, all’AZ Alkmaar, al Borussia Moenchengladbach e ai Rangers di Scozia. Insomma, uno che in panchina può realmente fare la differenza.

I PUNTI DI FORZA – Lasciando stare il reparto difensivo, che nonostante volti di spicco può essere considerato il punto debole della squadra, anche condizionato dal fatto che il calcio olandese è da sempre un calcio votato all’attacco, è dalla linea mediana in su che si registrano i veri punti di forza di questa squadra, con giocatori che fanno la differenza non solo in Olanda ma in tutta Europa. In mediana troviamo giocatori del calibro di Mark Van Bommel, storico capitano del PSV tornato dopo la breve parentesi al Milan, Kevin Strootman, autentica promessa del calcio olandese e Georgino Wijnaldum, anche lui giovanissimo di belle speranze che unisce fisico e tecnica: in patria è considerato il nuovo Davids. In attacco poi troviamo un reparto di tutto rispetto: si parte dal centravanti, molto noto per vicende di mercato ai tifosi del Napoli, Tim Matavz,  e si arriva a giocatori del calibro di Ola Toivonen, svedese compagno di Ibrahimovic in Nazionale, che può agire da punta esterna o centrale, Jermaine Lens, Luciano Narsingh e Dries Mertens, funamboli di bassa statura abilissimi nel dribbling e nella velocità. Anche per quest’ultimo i tifosi napoletani potranno avere buona memoria: incrociato infatti due anni fa, sempre ai gironi di Europa League, contro l’Utrecht.

In campionato, quest’anno, il PSV sembra farla da padrona: dopo lo stop iniziale a Waalwijk, sono arrivate vittorie pesantissime, con il 5-0 rifilato al Roda ed il 3-1 esterno al Groningen. Insomma, sono loro che sembrano fare più paura: ma il nostro Napoli può giocarsela senza alcun timore reverenziale. Rispetto sempre, paura mai!

Christian Sorrentino (Twitter: @ilnumerosette)

 

 

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