Pedullà: “Ecco chi è Alvaro Pereira”

Non è un centravanti né un regista dai piedi illuminanti il calciatore più chiacchierato nei rumors di mercato che stanno coinvolgendo le società di calcio italiane; bensì un esterno basso mancino, un trattore della fascia sinistra, insomma uno specialista del suo ruolo.

Álvaro Daniel Pereira Barragán o più semplicemente Alvaro Pereira, nato a Montevideo in Uruguay il 28 Novembre 1985 è il classico lavoratore della fascia, mancino naturale, ha giocato nel corso della sua carriera da esterno sinistro basso, centrale difensivo e, in rare occasioni, interno di centrocampo in un centrocampo a tre.

Tecnicamente valido, fa della progressione e della corsa lanciata il suo punto di forza. Dalle sue discese, infatti, in carriera sono arrivati 20 gol e 31 assist ufficiali. Si avvicina al mondo professionistico nel Miramar, in Uruguay ma presto si trasferisce in Argentina in cui in tre stagioni veste le maglie del Quilmes e dell’Argentinos Juniors in cui colleziona ben 70 presenze e 11 reti.

Il salto verso il calcio europeo non è di primissimo piano, il club rumeno del Cluj se lo aggiudica per 2.5 milioni di euro, ma le sue eccellenti prestazioni in Champions League (contro Roma Chelsea e Bordeaux) gli permettono il passo conclusivo del suo processo di maturazione. Il giramondo ha trovato casa nei dragoni del Porto per 4.5 milioni di euro e, del club lusitano, ha vestito la maglia nelle ultime due stagioni.

I premi e le vittorie nel suo palmares non mancano: 1 coppa di Romania, 2 supercoppe portoghesi, 2 Superlighe portoghesi, 2 coppe di Portogallo e 1 Europa League con il Porto sono i titoli conquistati da protagonista in carriera. In nazionale è stato uno dei principali interpreti del 4-3-3 di Tabarez che ha portato la celeste alla conquista della Coppa America 2011.

Ha attirato l’attenzione, nelle ultime giornate di mercato, di Inter e Napoli che sono alla disperata ricerca di un terzino sinistro di ruolo. Trattare con Pinto da Costa non è mai facile e il contratto in scadenza nel 2016 con clausola rescissoria fissata a 30 milioni di euro non aiuta le formazioni italiane nelle contrattazioni sul valore del cartellino.

Le pressioni del mercato, tuttavia, stanno convincendo il Porto a cedere sul prezzo per il trasferimento. Il Napoli vorrebbe chiudere per circa 10 milioni di euro, mentre l’Inter punta fortemente su un’operazione “alla Guarin” ovvero un prestito con diritto di riscatto prefissato intorno ai 12 milioni di euro.

Dalla Russia si parla di un’offerta di 19 milioni di euro cash per il calciatore. El Palito potrebbe essere entro 15 giorni uno dei pilastri del calcio italiano; col permesso dei Dragoes e, soprattutto, con non pochi contanti sul piatto.

Fonte: alfredopedulla.globalist.it

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