Tre mosse per una squadra di vertice

L’anno che verrà, ripensando alla stagione che se n’è andata, rappresenterà un tour de force da affrontare a petto in fuori e a testa alta e ancor prima d’imbarcarsi in volo, per un un saliscendi tra un aereo e l’altro, le vie della ragione hanno deciso di puntare dritto al campionato, al ruolo di anti-Juve e di anti-Milan.

Le possibilità ci sono, consci che la società calcio Napoli voglia operare in maniera oculata per consegnare al tecnico Walter Mazzarri una rosa degna del pubblico partenopeo, che, una volta constatato il tutto, siamo certi che continuerà a riempire in maniera nutrita gli spalti del San Paolo anche quest’ anno.

La terza forza è scesa in campo il 30 maggio, a Roma, nella riunione in cui s’è pianificato il futuro e s’è seguito il richiamo del top player, la suggestione per riuscire ad integrare con autorevolezza una squadra ritenuta sufficientemente adeguata per competere con le grandi: dunque la ricerca ad alcuni parametri di giocatori adatti per le casse societarie è da tempo iniziata e gli obiettivi resteranno tali, cioè un difensore di piede destro alla Campagnaro, un centrocampista centrale molto probabilmente che sostituisca Marco Donadel ed infine un esterno inizialmente mancino..poi chissà..

Intanto qualcosa si è mosso: prima l’acquisto definitivo di Pandev, promosso ufficialmente a tenore e riscattato per una cifra intorno i 7 milioni e mezzo di euro, poi la certificazione del rientro di Lorenzo Insigne, un talento da stropicciarsi gli occhi; e ora, spazio all’azione offensiva per trasformare il Napoli nel potenziale terzo incomodo per lo scudetto ma ovviamente senza trascurare i bilanci e con la possibilità di far crescere anche i talenti di casa propria.

Il tutto sembra essere possibile considerate le difficoltà economiche di altre società che dovranno vedersela con il tanto inneggiato “fair play finanziario” ed il Napoli può di sicuro recitare anche quest’ anno un ruolo da protagonista, conscio di avere tutte le carte in regola per combattere con i migliori nonostante la perdita del Pocho Lavezzi.

 

Luca Amato

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