Bayern Monaco v Chelsea. La finalissima sotto il segno del Napoli

Atto finale della Champions League 2011-2012, manifestazione che calerà il sipario allorquando una tra Chelsea e Bayern Monaco alzerà al cielo della Baviera la “coppa dalle grandi orecchie“. Sarà, come sempre, uno spettacolo assicurato, quello che andrà di scena all’Allianz Arena che, per l’occasione cambierà nome, chiamandosi Munchen Fussball Arena per una questione di sponsorizzazioni legate all’UEFA.

Due squadre, un Destino comune, il Napoli, avendolo entrambe  affrontato nel corso della competizione. Prima il Bayern, nel doppio confronto nel girone di qualificazione, e poi il Chelsea, nell’ottavo di finale che ha sancito l’eliminazione del Napoli e l’inizio dell’avanzata dei londinesi verso la finale, che mai fu più lontana come dopo la trasferta di Fuorigrotta.

A volte basta un episodio per cambiare repentinamente il corso degli eventi e per il Chelsea è stato sicuramente l’allontanamento prematuro di Villas Boas dalla guida tecnica della squadra, affidata poi a Di Matteo. Da quel momento in poi, il Chelsea ha risalito la china, eliminando prima il Napoli, poi il Benfica ed infine il Barcelona per approdare alla finalissima, che bissa quella del 2007-2008 a Mosca, ove il Chelsea perse ai rigori contro il Manchester United. Così come stasera, anche  in quella circostanza i londinesi approdarono in finale guidati da un allenatore subentrato a stagione in corso. Fu Avram Grant, all’epoca, a giocarsi la finalissima, subentrato a Mourinho, esonerato durante la stagione.

Contro il Chelsea, il Bayern Monaco davanti al quale si prospetta l’occasione, più unica che rara, di vincere il trofeo più importante d’Europa davanti al proprio pubblico. Quale migliore occasione per la truppa di Heynckes di rivincere il trofeo che manca dalla bacheca bavarese dal lontano 2001, quando fu il Valencia a cedere il passo, nella finalissima del Meazza. L’ultima finale disputata dal Bayern è datata 2009-2010, stagione dello storico triplete dell’Inter, contro la quale ci furono ben poche speranze di vittoria.

Il Bayern può contare sul fattore campo, elemento più che mai determinante in una partita del genere, ma arma a doppio taglio se la pressione della vittoria ad ogni costo dovesse farsi sentire. I tedeschi possono però avvalersi di calciatori di caratura internazionale, giocatori che hanno spesso affrontato partite in circostanze molto avverse, come la semifinale del Bernabeu quando, dopo essere andati sotto per 0:2, e potenzialmente eliminati, hanno saputo trovare la forza per reagire e rimettere la gara in equilibrio, fino a prevalere sul Real Madrid ai calci di rigore. Solo una squadra dalle enormi doti tecniche e caratteriali avrebbe potuto realizzare una simile impresa, ed il Bayern si è dimostrata una di quelle.

Sarà anche una partita che vedrà numerose defezioni da entrambe le squadre. Al Bayern mancheranno Badstuber, Alaba e Luis Gustavo, ma il Chelsea non sarà da meno, con le assenze di Ramires, Meireles ed Ivanovic. Due formazioni da rivoluzionare e reinventare. Probabile l’innesto di Tymoschuk in difesa, per i bavaresi, mentre per il Chelsea potrà contare sul recupero di Cahill e David Luiz, reduci da infortunio e dunque non al meglio della condizione, ma per una partita così, non c’è infortunio che tenga.

Arbitrerà il portoghese Proenca, davanti ai circa 70.000 che popoleranno gli spalti della Munchen Fussball Arena. Il Chelsea vuole alzare la sua prima Champions League della sua storia, il sogno fin qui proibito di Abramovich, il Bayern per far festa con il suo pubblico e rafforzare il rango di top team, nonostante in Germania sia il Borussia Dortmund a dettare legge. Due diversio motivazioni per conseguire un unico obiettivo, la vittoria. Questa sarà la sera giusta, per poi calare il sipario.

 

 

 

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