Denis e Cigarini: ma di che vendetta parlate?!

Ricordate come ebbe inizio l’avventura calcistica di Andrea Pirlo? La sua prima grande squadra fu l’Inter, ma il campione bresciano in nerazzurro divenne presto un habituè della panchina e non fu valorizzato. La sua esplosione al Milan come regista arretrato (grande genialata di Carlo Ancelotti) e in nazionale è storia recente e conosciuta.

Che legame c’è, vi starete chiedendo, tra l’attuale fonte di gioco della nuova Juventus di Conte e due ex calciatori del Napoli, Cigarini e Denis, passati all’Atalanta? Semplice, nessuno!

Il grande Pirlo ogni volta che affronta l’Inter gioca sempre con la grinta e la cattiveria dell’ex perchè la società di Moratti non gli riservò l’attenzione e la fiducia che meritava.

Luca Cigarini e, soprattutto, German Denis (già castigatore degli azzurri lo scorso campionato) invece di cercare vendetta dovrebbero piazzarsi di fronte a uno specchio e domandarsi come mai la loro parentesi partenopea è stata tanto negativa. In Campania hanno avuto entrambi parecchio tempo per mettersi in mostra da titolari prima di scivolare inesorabilmente in panchina.

Geometrico e con una buona visione di gioco, ma anche poco grintoso ed esageratamente compassato,Cigarini già dondolava tra campo e panchina ai tempi di Donadoni. Con l’arrivo di Walter Mazzarri poi fu superato nelle gerarchie azzurre da Michele Pazienza (…mica da Nedved!).

La storia del Tanque Denis è diversa: come uomo è sempre stato apprezzato e ben voluto da Reja, Donadoni, Mazzarri e dalla gente del San Paolo. Come attaccante, tenacia e sacrificio sono i suoi migliori pregi. Ma durante i suoi due anni a Napoli, giocando innumerevoli volte da titolare, prima di fare un goal doveva fallirne almeno tre. La punta argentina poi con l’avvento di Edinson Cavani ha trovato sempre meno spazio pur non ricevendo mai il benservito dalla società azzurra. La scelta, comprensibile, di andare a cercare fortuna altrove è stata solo di Denis (che ha scaldato la panchina per quasi tutta la scorsa stagione anche ad Udine) e sembra fuori luogo da parte sua cercare rivalsa nei confronti di chi per primo ha creduto nelle sue capacità e l’ha prelevato dal Sud America pagandolo circa otto milioni d’euro.

German e Luca: in una piazza calda ma poco ambiziosa come  Bergamo sicuramente potrete esprimere al massimo le vostre capacità, ma non è colpa di nessuno se non siete ” da Napoli”.

German e Luca: in bocca al lupo per stasera, ma il dente avvelenato proprio non ve lo potete permettere!

 

Marco Soffitto

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