William Prunier , l’amico di Cantona

L’uomo dalle amicizie che contano,William, alto e pelato, ha un’ottima carta d’identità quando arriva (Manchester utd dove a volerlo fu il suo amico Cantona,Marsiglia, Fc Copenaghen) si presenta al Napoli nella stagione 96/97, alla corte di Mister Mutti che lo vede poco e lo schiera quando non era in giornata (solo un caso?).Sta di fatto che il Signor Prunier colleziona 3 presenze, tra cui la più tragica un roboante Roma-Napoli 6-2 con tripletta di Balbo marcato proprio da lui. I giornali gli rifilano un bel quattro in pagella e un giornalista sportivo conia per un lui un commento illuminante: «Forte e statico come una quercia». Ha il demerito di aprire le porte ad una stagione di “bidoni” tra cui Crasson, Calderon, Stojak (forse quest’ultimo più meteora che bidone).La sua avventura italiana finisce così, dopo pochi mesi e senza ricordi positivi, con lo strascico di alcune polemiche da lui lanciate a seguito dell’ingaggio di Mirko Conte nel mercato di riparazione, di cui temeva evidentemente la concorrenza. A seguito della sua dipartita partenopea, si chiuse la sua personale ascesa nel grande calcio europeo: Prunier riescirà infatti ad esprimersi in modo quantomeno dignitoso solo in Patria, visto che dal 1999 al 2003 difende stoicamente i colori del Tolosa, seguendolo anche in Terza Divisione. A fine 2003 lascia ancora la Francia e va a “svernare” in Qatar, nell’Al Sailiya, dove spende gli ultimi scampoli di calcio giocato. Resta soltanto la curiosità di sapere se Cantona si sia mai pentito di averlo portato al Manchester e se qualcuno della società inglese non gli abbia chiesto cosa mai abbia fatto convincere Eric nel consigliarlo agli scouting dei red devils …..

Misteri del calcio.

Sergio Cecere

 

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