Luigi Silvestri, il piccolo Criscito palermitano

In SpazioScout per voi lettori di SpazioNetwork, vi presentiamo un giovane difensore dal futuro “roseo”: Luigi Silvestri, palermitano classe 1993. Segnatevi questo nome, perché ne sentirete parlare!
Dopo lo scandalo delle scommesse e il declassamento nel ranking Uefa, il nostro calcio è stato scosso nelle sue fondamenta, interne ed esterne al suo sistema. C’è bisogno di ripartire, di dare “spazio” a chi sarà chiamato a scrivere il futuro. Silvestri è un difensore molto duttile, la sua forza fisica (180cmx70kg) nella retroguardia difensiva si fa sentire. Sciolto e disinvolto nell’impostazione di gioco, sempre attento a mantenere la linea dell’offside, preciso nelle marcature: queste sono le caratteristiche che fanno la differenza per chi ha scelto il duro mestiere del difensore. Oltre ad essere abile con i piedi, Silvestri ha un ottima elevazione che gli permette di poter limitare le controffensive aeree degli attaccanti più propositivi. Il giovane palermitano, oltre a porsi come baluardo difensivo, è pronto a piazzarsi sul versante offensivo in occasione di calcio d’angolo: tra i suoi numeri anche la lucidità sotto porta in caso di arrembaggio! In esclusiva per SpazioNetwork, abbiamo avuto la fortuna di contattare telefonicamente il giovane calciatore per una breve intervista.
Luigi quale zona difensiva prediligi ricoprire?
Io gioco solitamente da centrale difensivo, ma quest’anno nell’arco del campionato,il mister mi ha fatto giocare sulla fascia sinistra. Di solito preferisco giocare nella linea a tre e posizionarmi come centrale di sinistra. Anche se il mio piede preferito è il destro, riesco a giocare con scioltezza anche con il sinistro: questo è uno dei motivi che mi spingono a giocare in questa precisa zona del campo.
Ci racconti com’è iniziata la tua avventura nel mondo del calcio?
Ho cominciato a giocare a Calcio a 6 anni con mio fratello Amedeo, abbiamo cominciato qui a Palermo: Per tre anni nella squadra dilettantistica Don Orione e poi nella Fincantieri. A 12 anni arriva la grande chiamata dal Palermo, non ho esitato ad accettare. Prima di vestire la maglia rosanero ho fatto molti provini in alcune squadre professionistiche, tra cui Inter e Reggina. A Palermo sto benissimo perché sto già vivendo un esperienza esaltante, mi diverto molto a giocare con i compagni di squadra. Fino alla categoria Allievi ho avuto l’onore di indossare la fascia di capitano.
Qual è il giocatore a cui ti ispiri quando entri nel manto di gioco?
Quando ero piccino il mio calciatore preferito era Fabio Cannavaro. Crescendo e sviluppando determinate caratteristiche, anche la visione del mio ideale è mutata. Quando mi sposto sulla sinistra, spesso mi dicono, che somiglio a Criscito. Però il mio giocatore ideale, cioè colui che ammiro più di tutto ed è fonte d’ispirazione è Puyol del Barcellona. Carisma, grinta e forza atletica sono le doti che più apprezzo. Un giorno spero di diventare grintoso almeno quanto lui.
Sei molto abile di testa, se non erro hai messo a segno una marcatura nel Torneo di Viareggio di quest’anno?
Nelle mie due partite a Viareggio ho fatto due gol. Devo dirti che in questi ultimi 4 anni ho segnato con una certa frequenza: 17 gol. Li ho contati, e dato che sono un difensore ne vado molto fiero
Dopo Palermo, dove vorresti andare? Hai qualche destinazione preferita?
Il mio sogno nel cassetto è di giocare in Spagna. Sono italianissimo, però sono innamorato del calcio spagnolo, soprattutto come viene concepito e come viene giocato. Mi piacerebbe giocare in una squadra della seconda divisione come il Tenirife. Io come tutti i ragazzi della mie età aspetto la chiamata per disputare una stagione a livello professionistico. Io preferisco la destinazione Spagna perché coincide che la realtà che mi piacerebbe confrontarmi, perché per me la Spagna è il calcio. Naturalmente se arrivasse una chiamata da una squadra italiana non la rifiuterei mai, per il calcio farei questo è altro.
Per l’anno prossimo?
il Mister punta molto su di me perché mi considera il punto fermo della difesa per il prossimo campionato primavera. Ma siccome ho 18 anni, sono senza contratto, aspetto una decisione dalla società. Ho voglia di giocare e fare il salto nei professionisti. Quest’anno ho avuto qualche contatto da una squadra tedesca ed una inglese, ma nulla di concreto

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