Gli eccessi di Aurelio e l’invidia dei soliti “rosiconi”

 

Appena qualche giorno fa Aurelio De Laurentiis, dopo la presentazione del calendario della nuova Serie A, mise in atto un vero e proprio show a Milano. Inutile riassumere i gesti e le parole (più che altro gli epiteti) che il presidente del Napoli rivolse alle alte sfere del calcio nazionale, colpevoli di non aver tutelato le società italiane impegnate nell’Europa che conta.

Nella sostanza l’ “Aurelio furioso” non aveva tutti i torti: la Lega Calcio si era proposta di usare, varando il nuovo calendario, un’attenzione particolare verso Inter, Milan e Napoli con gare di campionato abbastanza “comode” a ridosso degli impegni di coppa. Ma tutti abbiamo intuito (grazie alla “delicatissima e signorile” esternazione di sofferenza di Don Aurelio) che la Lega non ha mantenuto le promessa.

Ma perchè il presidente della terza squadra italiana (un patron appassionato e scrupoloso, che in meno di dieci anni ha compiuto un vero e proprio miracolo sportivo) ha bisogno di simili volgari espedienti per avere le luci della ribalta? Perchè non considera l’ipotesi che una protesta più civile e composta possa risultare anche più autoritaria, rispettabile e degna di attenzione? Perchè vuole rivoluzionare il mondo del calcio tirandosi tutti contro? Le rivoluzioni non si fanno mai da soli.

Ma il calcio italiano visto da una prospettiva tutta settentrionale non ti perdona niente. Agnelli e Moratti litigano da anni e anni per uno scudetto del passato che non vale più niente (se non vergogna ed antisportività) ?loro se lo possono permettere!

Galliani va in giro per Domeniche Sportive e Controcampi stabilendo quello che si deve e non si deve dire (…basta dare un’occhiata ai post-partita di Napoli-Brescia e Milan-Napoli dello scorso anno)? Lui è l’amministratore delegato dei campioni d’Italia, se lo può permettere!

E’ vero,Aurelio a volte le spara grosse! Ma lui non se lo può permettere, la maglia azzurra non è a strisce verticali!

Ma il Napoli ora si trova molto in alto, dove altre squadre non sono. Tra le beghine e gli invidiosi di turno c’è sicuramente il giornalista juventino Claudio Zuliani: “ La protesta di De Laurentiis è ridicola! Invece di protestare e di fare delle scenate assurde pensi a rinforzare la sua squadra. Altrimenti lasciasse la Champions alla Juventus, sicuramente non ci lamenteremo”.

Sulla stessa scia d’invidia troviamo anche la dichiarazione di Massimo Brambati, procuratore di Mutu e Bogdani: I presidenti dovrebbero essere i primi a dare esempio di pacatezza e correttezza; in questi casi non basterebbe una semplice squalifica di qualche mese, andrebbero dati tre punti di penalizzazione al Napoli da scontare nel prossimo campionato!”

Cosa possiamo farci noi tifosi del Napoli: purtroppo l’invidia è una brutta bestia!

 

Marco Soffitto

 

 

 

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